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3\3 - Pergolato in legno, come fare le scelte giuste, per non mangiarsi il fegato...

Ciao,

oggi finirò di parlarti del pergolato in legno, uno degli elementi di arredo Outdoor, più diffuso in Toscana.

Nei Post precedenti ( CLICCA QUI se non li hai letti ), ti ho parlato di come deve essere costruito un buon pergolato in legno, dal materiale alla ferramenta, passando per verniciatura, misure, ecc...


Oggi ti parlerò degli aspetti burocratici, una bella rogna visto che siamo in Italia!


- Normative, permessi e diritto terzi


Veniamo alle normative, un capitolo non semplice da affrontare, in quanto in Italia, le leggi in vigore, anche dopo l'ultima approvazione del Glossario dell'edilizia libera, sono sempre soggette a fantasiose interpretazioni dei funzionari locali prima, e dei giudici dopo.


Ad oggi marzo 2020, la situazione è questa:


Un pergolato in legno, o altro materiale, costituito da travi e montanti, SENZA copertura fissa impermeabile, è realizzabile senza permessi, in regime di edilizia libera , a patto che non sia fissato in maniera permanente al suolo ( ok tasselli e viti, NO a montanti annegati nel cemento ).


E' possibile quindi integrare il pergolato con una copertura, a patto che:

- Se Fissa, sia permeabile, quindi Cannucce, teli ombreggianti, ecc

- Se la vuoi impermeabile, deve essere retrattile o avvolgibile, quindi tende e pergotende



- Copertura mobile avvolgibile mod. Perla, su pergolato in legno - realizzato a Santa Fiora -



Discorso a parte, le dimensioni realizzabili, per rientrare nell'edilizia libera.

Qui il nodo dolente. La legge Italiana, parla vagamente di ''limitate dimensioni'' e per quanto riguardo le travi utilizzate, cito ''esigue sezioni''.

Va da se, che ci troviamo di fronte al caos più totale, in quanto un pergolato di 30mq su una villa di 400mq, è di esigue dimensioni, ma lo stesso pergolato installato nel terrazzo di un monolocale di 40mq , probabilmente verrà considerato diversamente.


L'indicazione che mi sento di dare, è quella di realizzare la struttura, rapportata alle dimensioni dell'abitazione, tenendo per buono un rapporto tra pergola e abitazione di 1:5 massimo 1:4 , quindi se la casa è di 100mq , non andrei oltre i 20\25 mq.


Spesso e volentieri arrivati a questo punto, potreste leggere che per togliervi i dubbi, è sufficiente andare allo sportello urbanistico e chiedere delucidazioni... La realtà è tristemente diversa, perchè con ogni probabilità, per evitare contenziosi , reclami e ''ma te avevi detto che'' il funzionario di turno vi dirà che non potete fare niente, e che anche per il pollaio serve il permesso a costruire con progetto dell'ingegnere, architetto e geologo.


Purtroppo negli uffici pubblici, regna la confusione e spesso chi ci lavora, non viene neanche aggiornato come dovrebbe, per conoscere le nuove leggi ( che cambiano ogni 6\12 mesi ) . Il risultato sono informazioni ormai datate, e tanta paura per chi vuole realizzare qualcosa nella propria casa.


Anche qui, affidatevi a un buon professionista, ed eventualmente a un tecnico.


Se per quello che riguarda, i permessi comunali, la questione è quasi risolta, bisogna tenere presente una cosa molto importante, ovvero che un eventuale permesso del comune o costruzione in edilizia libera, non vi mette al riparo da contestazioni di Terzi!


Cosa vuol dire? Semplice, se abitate in un condominio, o semplicemente avete qualcuno sopra di voi, dovrete avere l'assenso prima di procedere.

La legge è chiara, chi abita sopra di voi, ha diritto della vista in appiombo, ovvero ha diritto a poter guardare nel vostro giardino mentre siete in mutande, senza impedimenti visivi, di tipo permanente! Lo so, è incredibile, ma è cosi.

Quindi prestate attenzione, un pergolato senza copertura, non lede il diritto di chi sta sopra, una copertura con cannucce si!

Una buona soluzione in questi casi, sono le coperture mobili\retrattili, che essendo richiudibili, non creano problemi.

Ovviamente tutto questo non vuol dire che non si può fare un pergolato, con una copertura in cannucce, ma solo che dovete avere l'assenso di chi vi abita sopra, per iscritto.


Ovviamente prima di procedere, fate sempre la comunicazione all'amministratore, cosi da avere riscontro anche su forme, colori e dimensioni realizzabili.


Stesso ragionamento per i confini, dove in linea generale vale la distanza dai confini di 3mt, salvo diverse specifiche comunali.


Ribadisco sempre che, la consulenza di un tecnico è un investimento, che evita spese impreviste ed evita errori, potenzialmente molto costosi.


Ti rimando a questa pagina del ns sito, che tratta in maniera generale, il tema dei permessi e detrazioni fiscali, in fondo trovi anche la guida da scaricare in pdf , CLICCA QUI


Bene, ora direi che sai proprio tutto sui pergolati in legno!

spero che i 3 articoli ti siano stati utili, e se hai dubbi, lascia pure un commento.


a presto,


Gabriele

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